Familiare del
minore: autorizzazione alla permanenza in Italia
La Corte
Suprema di Cassazione - Sezioni Unite Civili, con la sentenza
n. 22216 del 16 ottobre 2006, ha stabilito che per gravi
motivi legati allo sviluppo psico-fisico del minore un cittadino
straniero irregolare, che ha figli con regolare permesso di soggiorno
in Italia, non va espulso. Si tratta di una deroga temporanea
all'espulsione, ma la stessa consentirà di evitare ai figli
il trauma che viene provocato dalla perdita improvvisa della figura
genitoriale. Madre e
figlia avevano regolarmente il permesso di soggiorno a differenza del
padre, che, pur se in condizioni di clandestinità, aveva
sempre provveduto a prestare cure e affetto alla figlia minore
avviandola alla frequenza della scuola materna. Secondo la Suprema
Corte, che ha accolto il ricorso del clandestino, il diritto del minore
ad avere accanto il genitore rappresenta «un interesse
specifico e pressante che va tutelato, anche in deroga delle
disposizioni in materia di immigrazione». A patto che tale
deroga, precisa la Cassazione, sia limitata ad un «periodo
determinato».
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